Dopo il Vietnam, il nostro viaggio in Asia è continuato in Cambogia, una terra del Sud-Est asiatico che fa rima con viaggio avventura e raramente si associa ad un viaggio con bambini piccoli. Una terra tutta da esplorare, con cui bisogna entrare a contatto, che è necessario visitare oltre ai suoi luoghi più noti, dove le strade sono rosse e polverose, la pelle dei suoi abitanti è scura, dove la storia recente ha lasciato un segno molto triste. La Cambogia è stata per noi un viaggio nel viaggio, un incontro inaspettato e per questo tanto amato e fare questo viaggio con i nostri bambini è stata un’esperienza magnifica. Durante il nostro viaggio in Cambogia con bambini abbiamo deciso di visitare diversi volti del paese, non solo Angkor ma anche terre desolate e remote, dove abbiamo visto realtà di estrema povertà ma sempre di grande accoglienza. Dopo tanti viaggi insieme ai nostri bimbi, posso dirvi che la Cambogia è stato uno dei più ricchi e intensi di sempre, perché siamo entrati in connessione con la terra e con la gente cambogiana. I nostri immancabili compagni di viaggio, Diego di 4 anni e Sofia di (quasi) 2 anni ci hanno dimostrato come un viaggio in Cambogia con bambini è possibile e indimenticabile.
Se state pensando di fare un viaggio in Cambogia con bambini, mettetevi comodi e godetevi la lettura di questo articolo in cui condivido con voi il nostro itinerario di 12 giorni on the road nel paese del sorriso, con tutti gli spostamenti e attività pensate a misura di famiglie. Siete pronti a scoprire questo incredibile paese con noi?
Indice
Cambogia con bambini: itinerario di 12 giorni
Se desiderate fare un tour in Cambogia con bambini piccoli e credete che sia impossibile, con questo itinerario di 12 giorni noi vi dimostriamo come sia un viaggio assolutamente fattibile con i piccoli al seguito. Per vivere un’esperienza di viaggio autentica nel poco tempo a nostra disposizione, ci siamo affidati ad un tour operator locale gestito da Gabriele, italiano che vive in Cambogia da diversi anni. Insieme abbiamo disegnato un itinerario di viaggio personalizzato, che coniugasse le nostre esigenze di viaggiatori alla ricerca dei luoghi più autentici con le esigenze di due bambini piccoli. Un’esperienza di viaggio indimenticabile che ci ha permesso di vivere la Cambogia come pochi altri paesi al mondo.
Va però fatta una premessa: se volete conoscere la Cambogia vera, spingetevi oltre il sito archeologico di Angkor, andate a visitare le regioni remote, fuori dai circuiti turistici e preparatevi ad un viaggio impegnativo. Il nostro itinerario è stato un viaggio on the road fatto di molti spostamenti, dove la scoperta, l‘esplorazione, l’avventura e la connessione con un mondo completamente nuovo sono state le esperienze chiave. Un viaggio in Cambogia in famiglia lo consiglio a chi già viaggia con i bambini, è abituato a fare tanti spostamenti e in viaggio cerca la connessione autentica con il luogo e la sua gente. Se anche voi, come noi, siete avventurieri desiderosi di toccare con mano la diversità che c’è nel mondo, allora un viaggio in Cambogia con bambini piccoli è non solo possibile, ma vi sorprenderà più di quanto pensiate. Partiamo allora con il nostro itinerario in Cambogia con bambini!
Arrivo a Phnom Penh
Siamo arrivati in Cambogia nella sua capitale Phnom Penh provenendo dal Vietnam con un volo della Vietnam Airlines in un afoso pomeriggio di metà marzo. Il primo impatto con Phnom Penh è stato quello che si ha con una metropoli asiatica: grattacieli misti ad abitazioni molto semplici, traffico, cielo grigio e afa, tanta afa. Sebbene trafficata, Phnom Penh ci è sembrata meno caotica e disordinata (rispetto ad Hanoi, ad esempio). Al nostro arrivo in aeroporto siamo stati accolti dal nostro autista e siamo andati in hotel per prepararci all’inizio del tour l’indomani mattina. Quindi la capitale cambogiana l’abbiamo visitato solo alla fine del nostro itinerario.
A Phnom Penh abbiamo dormito al Frangipani Royal Palace Hotel, in pieno centro città, pulito e confortevole e perfetto per le famiglie. Una sua chicca: la piscina sul roof top con vista sulla città. Ve lo consiglio durante un passaggio in città. Se siete in cerca di un hotel a Phnom Penh durante il vostro viaggio in Cambogia con bambini potete prenotarlo qui!
Da Phnom Penh a Sen Monorom
L’indomani mattina da Phnom Penh abbiamo iniziato il nostro tour in Cambogia con bambini. Prossima tappa: Sen Monorom e la regione del Mondulkiri. Situata al confine con il Vietnam, la regione del Mondulkiri è la più grande e meno popolata del paese. Considerata una delle regioni più remote del paese, il Mondulkiri è caratterizzato da foreste tropicali che si inerpicano per vallate e zone collinari, punteggiato da cascate e corsi d’acqua e santuari degli animali immersi nella giungla. Abbiamo scelto di visitare questa regione per spingerci in una delle zone più autentiche e rurali della Cambogia, con un volto più selvaggio e meno battuto. Appena si arriva qui, le strade diventano rosse e polverose e si possono osservare numerosi alberi di caucciù, una delle principali coltivazioni in questa zona.
Prima di arrivare a Sen Monorom, capoluogo del Mondulkiri, abbiamo visitato le imponenti cascate di Bou Sra, a meno di 20 km dal confine con il Vietnam. Sono tra le cascate più importanti del paese e molto frequentate dalla gente locale. Se ci venite con bambini piccoli, vi consiglio di prestare attenzione perché scarseggiano recinzioni a ridosso di una scarpata, quini non perdete d’occhio i bambini! Tuttavia, ci sono piaciute molto e proprio qui abbiamo avuto i primi incontri con la popolazione cambogiana.
Dopo le cascate, abbiamo proseguito verso il nostro hotel poco distante dal centro città di Sen Monorom. La zona del Mondulkiri è molto lontana dal turismo di massa, rurale e meno sviluppata, ci sono diverse strutture in cui alloggiare, ma se viaggiate con bambini piccoli e non volete precludervi un minimo di confort, vi posso consigliare il nostro hotel Mayura Hill Resort dove abbiamo pernottato due notti. Le camere sono molto confortevoli e immerse nella natura incontaminata di questa regione. Un luogo di pace e relax perfetto per un viaggio in Cambogia con bambini.
Il giorno seguente abbiamo fatto una delle esperienze più incredibili di tutto il viaggio. Ci siamo spostati verso il villaggio Putang, dove vive la minoranza etnica dei Bunong, e con una guida locale siamo andati a fare un trekking nella giungla per visitare un santuario etico di elefanti. Accompagnati dalla nostra guida Vichhai e dalla guida locale Bunong Mr. Dy, siamo partiti al volta di un trekking di 6 km nella giungla in cui abbiamo raggiunto un santuario di elefanti di cui si prende cura la popolazione locale Bunong. Qui, gli elefanti si possono osservare nel loro habitat naturale insieme al loro mahut (il loro custode), e non c’è costrizione “turistica” nei confronti dell’elefante. Si può fare il bagno insieme agli elefanti, sempre nel pieno rispetto, e non sono previsti percorsi a dorso degli elefanti. Noi abbiamo visto un solo elefante, e insieme alla guida Bunong e al Mahut abbiamo imparato molte cose sulla vita di questi incredibili animali (ma anche sulla minoranza etnica dei Bunong). Un’esperienza bellissima, a contatto con una natura selvaggia, dove noi siamo stati ospiti e a dettare i ritmi dell’esperienza era l’elefante. L’esperienza include mezza giornata con gli elefanti e il pranzo preparato dall’etnia locale.
Se fate un viaggio in Cambogia con bambini non perdetevi questa esperienza etica e autentica insieme ai vostri piccoli viaggiatori. Per scoprire tutti i dettagli della nostra esperienza dell’Elephant Trekking vi rimando a questo articolo dettagliato: Elefanti in Cambogia, esperienza unica a Sen Monorom, Mondulkiri.
Da Sen Monorom a Kratie
Dopo Sen Monorom il nostro viaggio è proseguito verso la città di Kratie, altra provincia remota cambogiana e uno dei motivi per cui vale la pena visitare la Cambogia fuori dai circuiti turistici. Secondo noi, è una tappa imperdibile durante un viaggio in Cambogia con bambini. Per raggiungere Kratie abbiamo fatto quattro ore di auto su terra rossa e strade non asfaltate, e incontrato camion carichi di lavoratori dai volti segnati. Per pranzo siamo arrivati nel villaggio di Kampi, situato a nord di Kratie e costruito su palafitte sul fiume Mekong. L’esperienza a Kampi è stata molto autentica perché ci siamo immersi in un contesto in cui noi quattro eravamo gli unici stranieri. Abbiamo fatto un pranzo molto local, seduti sulle palafitte e osservando lo scorrere lento della vita locale.
Nel villaggio di Kampi abbiamo fatto un’esperienza molto particolare che vi consiglio di non perdere se siete da queste parti: abbiamo fatto il giro sul Mekong per vedere i delfini dell’Irrawaddy (anche chiamati orcelle). L’esperienza è stata bellissima, soprattutto per i nostri bambini, che non vedevano l’ora di veder spuntare i delfini dall’acqua (tuttavia, va detto che questa specie è in via di estinzione e nella zona di Kampi si contano ormai pochi esemplari).
Dopo Kampi siamo ritornati a Kratie dove abbiamo attraversato il Mekong a bordo di una chiatta per raggiungere l’isola di Koh Trong. In soli 10 minuti di traversata abbiamo raggiunto questa piccola isola situata nel bel mezzo del Mekong. Visitare Koh Trong permette di fare un salto indietro nel tempo. Qui si può osservare la vera vita rurale cambogiana, a contatto con la natura, tra piantagioni di pompelmo, banane e mango, lo scorrere lento del tempo, case in legno di bambù e il verde della giungla. Un’isola che vale la pena esplorare in tutta la sua lentezza durante un tour in Cambogia con bambini. Vi consiglio di dedicare una notte, è più che sufficiente.
L’isola di Koh Trong è un’oasi di pace perfetta per le famiglie. Se vi state chiedendo dove dormire a Koh Trong, Cambogia, vi consiglio il nostro resort Soriyabori Villas Resort, dove abbiamo soggiornato una notte. Si tratta di un hotel in stile vintage asiatico e in piena armonia con la giungla circostante. Per il vostro viaggio in Cambogia in famiglia, potete prenotare qui il vostro hotel a Koh Trong!
L’isola di Koh Trong è molto piccola e si può girare a bordo di un tuk tuk o in bicicletta (se venite con bambini piccoli, vi consiglio il tuk tuk, è molto probabile che le bici non siano provviste di seggiolini per i più piccoli).
Per un viaggio così itinerante come questo (ma per qualunque viaggio con bambini), è fondamentale non partire mai senza assicurazione di viaggio. Noi viaggiamo da anni con Columbus e ci troviamo benissimo, tanto da collaborare con loro.
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Da Kratie a Siem Reap
Dopo aver trascorso una notte sull’isola di Koh Trong, la mattina seguente siamo tornati a Kratie dove abbiamo incontrato la nostra guida e l’autista. Prossima tappa Siem Reap! Il tragitto da Kratie a Siem Reap è durato circa 6 ore, durante le quali abbiamo avuto l’occasione di vedere tanta vita rurale, molto semplice e spesso precaria. Anche solo fermarci per qualche sosta tecnica ci ha fatto aprire gli occhi sulle condizioni di vita della gente qui, dove i bambini non hanno acqua pulita nemmeno per lavarsi.
Lungo il tragitto abbiamo attraversato la regione del Kompong Cham, a minoranza islamica, e ci siamo fermati nel villaggio Chhlong. Qui abbiamo potuto osservare lo stile di vita estremamente semplice degli abitanti, le tipiche case in legno massiccio su palafitte, che servono sia a proteggerle durante la stagione delle piogge, sia a fare da magazzino per le famiglie. Con la nostra guida ci siamo fermati a parlare con una numerosa famiglia locale, dedita alla preparazione del pesce. Tanta vita semplice, tanti colori e sorrisi! Questa che vedete sotto è una delle immagini più indimenticabili del nostro viaggio in Cambogia con bambini.
Quasi giunti a Siem Reap abbiamo visto il Spean Kompong Kdei, un maestoso ponte di epoca angkoriana, risalente al 1200 e lungo ben 48 metri. Siamo poi arrivati a Siem Reap nel primo pomeriggio.
Siem Reap
Una volta arrivati a Siem Reap nel pomeriggio, ci siamo subito tuffati nella piscina dell’albergo per prendere una boccata d’aria dal caldo afoso degli ultimi giorni di marzo. A Siem Reap abbiamo trascorso 4 notti e per noi è stata la base logistica per visitare due dei luoghi più incredibili della Cambogia: il primo, il sito archeologico di Angkor e il secondo, il lago Tonle Sap. Questi due luoghi sono due tappe assolutamente imperdibili durante un tour in Cambogia con bambini.
Paradossalmente, non abbiamo visitato la città di Siem Reap ma ci è sembrata molto vivace e vivibile, dall’aspetto più occidentale.
La nostra tappa a Siem Reap è stata così distribuita. Abbiamo dedicato due giorni interi alle rovine di Angkor, situate a soli 7 km dal centro città. Le rovine di Angkor sono uno di quei posti da vedere almeno una volta nella vita, un tuffo in una storia grandiosa e uno dei luoghi più belli mai visti finora. Per visitare Angkor con i bambini, vi consiglio di pianificare almeno due giornate piene, perché il sito è immenso e il caldo mette a dura prova grandi e piccini. Questo è quello che abbiamo visto in due giorni nel sito di Angkor:
- Giorno 1 Angkor: visita ai templi di Prasad Kravan, Pre Rup, Banteay Samrè, Banteay Srei, Ta Som, Neak Pean.
- Giorno 2 Angkor: visita a Angkor Wat, Ta Prom, Ta Nei, Angkor Thom, Bayon.
Visitare il sito archeologico di Angkor con i nostri bambini è stata una delle esperienze di viaggio più incredibili di sempre. Un’emozione unica che porteremo sempre nel cuore! Vi consiglio di guardare il nostro Instagram reel su Angkor così potrete vivere anche voi un po’ della magia che questo luogo sa offrire.
In questo articolo trovate la nostra esperienza dettagliata ad Angkor con bambini con i nostri consigli: Templi di Angkor in Cambogia, cosa vedere e come visitarli.
Il terzo giorno di tappa a Siem Reap siamo partiti alla volta del lago Tonle Sap, il più grande bacino d’acqua dolce del sud est asiatico. Uno spaccato di vita cambogiano autentico, un’immersione nella diversità di cui si può fare esperienza in questo paese, dove la gente vive in villaggi galleggianti e case su palafitte per far fronte all’allagamento durante la stagione delle piogge.
In particolare, durante la giornata dedicata al lago Tonle Sap abbiamo visitato il mercato locale di Dom Dek e siamo arrivati al villaggio di Kompong Kleang, dove abbiamo passeggiato tra le case dei cambogiani e osservato la loro dedizione nelle attività di essiccazione e conservazione del pesce. Dopodiché, ci siamo imbarcati su una semplice imbarcazione e abbiamo osservato dall’acqua le case su palafitte che raggiungono i 10 metri di altezza. L’esperienza è stata incredibile per noi ma soprattutto per i nostri bimbi, che hanno osservato da vicino come vivono i bambini in questa zona della Cambogia.
Siamo ritornati in hotel verso le 16 e… tuffo in piscina per tutti!
Consiglio utile a chi viene a Siem Reap in famiglia: se siete in cerca di una soluzione dove dormire a Siem Reap vi consiglio l’hotel dove abbiamo alloggiato noi. Si chiama Siem Reap Palace Hotel & Spa, in una zona molto tranquilla a pochi passi dal centro, perfetto per le famiglie con bambini, camere pulite e spaziose, ottima colazione e con una piscina molto pulita. Per il vostro soggiorno a Siem Reap durante un viaggio Cambogia con bambini, potete prenotare qui il Siem Reap Palace Hotel & Spa.
Da Siem Reap a Battambang
Dopo quattro giorni a Siem Reap il nostro tour in Cambogia con bambini è proseguito verso la città di Battambang. Onestamente Battambang è il luogo che meno ci è piaciuto in Cambogia, è utile solo come tappa intermedia in un lungo trasferimento. Lungo il tragitto abbiamo visitato il tempio Banteay Chhmar, nella provincia di Banteay Meanchey, chiamato anche “piccola cittadella”, perché è il quarto tempio buddista più grande del periodo Khmer. Il tempio è molto suggestivo, un insieme di rovine completamente immerse nel verde, che conferisce un’atmosfera misteriosa e di pace al contempo. Qui i nostri bimbi hanno esplorato le rovine e giocato i bimbi del posto.
Siamo arrivati nella città di Battambang nel primo pomeriggio. La città ci ha accolti con un cielo grigio, e forse anche per quello non ci ha lasciato granché. Una città dallo stile coloniale decisamente trasandato, dove abbiamo trascorso solo mezza giornata e una notte. Ciò nonostante, abbiamo potuto visitare Battambang e dintorni, il nostro autista infatti ci ha portato in giro per:
- il mercato centrale di Battambang, dove potrete fare esperienza di colori e odori molto intensi;
- il bamboo train. Si tratta di un’escursione (decisamente turistica) in cui fare un giro su una piattaforma di bambù a bordo degli antichi binari (dove però ancora passano i treni!) immersi nella campagna cambogiana. La cosa che più ci è piaciuta è stata osservare la zona rurale e lo scorrere della vita dei locali. Il trenino fa avanti e dietro un paio di volte, può essere sicuramente carino se ci venite con bambini, peccato che i nostri figli sul trenino si siano addormentati! Consiglio: se ci venite di passaggio va bene, ma non vi consiglio di fermarvi appositamente qui;
- Phnom Sampeu, località a 12 km da Battambang, in direzione del confine tailandese, tristemente nota come uno dei luoghi principali usati per le eliminazioni di massa durante la dittatura dei Khmer Rossi. Qui si può fare un’esperienza con i bambini che vi consiglio. Ogni giorno, verso l’ora del tramonto, presso la grotta di accesso a Phnom Sampeu si può assistere ad un fenomeno davvero singolare: migliaia di pipistrelli escono contemporaneamente in direzione del Lago Tonle Sap per cibarsi, creando un flusso incessante che dura diversi minuti, visibile anche a distanza come una scia densa e scura. Si può fare anche un trekking per osservare i pipistrelli dalla cima della grotta, ma noi non lo abbiamo fatto. Inoltre qui ci sono anche tante scimmiette che ai nostri bimbi sono piaciute un sacco! (a dire la verità, i bimbi sono stati più attratti dalle scimmie che non dai pipistrelli!).
A Battambang abbiamo dormito in questo hotel in stile coloniale Au Cabaret Vert, semplice e senza pretese (ma per una notte è andata bene). Se passate da questa città durante il vostro viaggio, potete prenotare qui il vostro hotel a Battambang!
Da Battambang a Phnom Pen
Dopo Battambang il nostro tour in Cambogia con bambini ci ha riportati a Phnom Pen, dove abbiamo trascorso gli ultimi giorni di viaggio. Il tragitto Battambang – Phnom Pen è stato abbastanza lungo, circa 6 ore di transfer durante le quali abbiamo fatto queste soste:
- Distretto Moung Russey, dove abbiamo visitato l’omonima pagoda buddista e una scuola materna. Ci siamo seduti in classe con i bimbi, abbiamo giocato con loro all’esterno e lasciato un nostro piccolo aiuto per acquistare materiale per la scuola;
- Pursat, dove abbiamo visitato le botteghe artigiane in cui vengono prodotte le statue in pietra saponaria;
- Kompong Chhnang e il villaggio noto per le produzioni artigianali in terracotta. Ci siamo fermati nella cooperativa locale per acquistare qualche prodotto (tutte le famiglie dei villaggi che producono terracotta vendono le produzioni tramite una cooperativa di zona), e poi ci siamo fermati presso una famiglia locale dove ci siamo cimentati noi stessi nella produzione della terracotta. Questo è stato un bellissimo momento di incontro con la popolazione locale in uno spaccato di vita completamente diverso dal nostro immaginario;
- Oudong e visita al Monastero buddista, il più grande in Cambogia e tuttora funzionante. Il Monastero spicca sull’omonima collina Oudong e si raggiunge con una scalinata un po’ impegnativa con bambini piccoli. Tuttavia, arrivati in cima, il paesaggio di cui si gode sulla circostante zona rurale è mozzafiato e il Monastero è maestoso e molto bello, caratterizzato dal colore bianco e da tetti dorati. Sulla collina di Oudong sono collocati i grandi stupa, dove si dice siano conservate le ceneri dei sovrani e alcune reliquie del Buddha.
Dopo un’altra giornata piena di esperienze e di incontri cambogiani, siamo arrivati a Phnom Pen verso le 17. Non potevamo che concludere quest’altra giornata a mollo nella piscina dell’hotel.
Phnom Penh
Il nostro tour in Cambogia con bambini si è concluso nel luogo in cui ha avuto inizio: la capitale Phnom Penh. Una città che molti definiscono la Perla del Sud Est Asiatico, che ha saputo ricostruirsi dopo il suo recente passato tristemente segnato dal regime dei Khmer Rossi. Una città a tratti contradditoria, ma con una grande anima, e che merita sicuramente di essere visitata durante un viaggio in Cambogia. A Phnom Penh abbiamo dedicato gli ultimi due giorni visitando i principali luoghi di interesse (con guida) e lasciandoci del tempo libero per concludere questo viaggio. Ecco in breve cosa vedere a Phnom Penh in due giorni:
- Palazzo Reale e Pagoda d’argento: sono tra i principali simboli della Cambogia, dopo Angkor, e le due principali attrazioni storico-culturali della capitale;
- Monumento all’Indipendenza, ispirato alla torre centrale dell’Angkor Wat per celebrare l’indipendenza dalla Francia;
- Museo del Genocidio Tuol Sleng: un luogo che deve essere visitato a Phnom Penh per conoscere la storia del genocidio di 2 milioni di cambogiani soltanto 40 anni fa. Il Museo presenta contenuti sensibili, ma non troppo, noi siamo riusciti a visitarne una parte con nostro figlio di 4 anni adattando alla sua età la spiegazione della sua triste storia;
- Wat Phnom, la pagoda edificata (secondo la leggenda) dalla signora Penh, da cui prende il nome la capitale. Si erge su una collina artificiale ed è la pagoda più venerata di Phnom Penh;
- Mercato centrale, costruito durante il periodo coloniale francese, è un particolare esempio di art decò. Qui abbiamo fatto gli ultimi acquisti del viaggio;
- Mercato Russo, uno spaccato di vita e colori tipicamente cambogiani.
Il secondo e ultimo giorno a Phnom Penh abbiamo fatto un giro in tuk tuk per le vie della capitale, abbiamo salutato la Cambogia dopo questo viaggio incredibile. Siamo rientrati in hotel per pranzo, ultimo bagno in piscina, e poi abbiamo incontrato il nostro autista che ci ha portati in aeroporto.
Per scoprire meglio la capitale della Cambogia Phnom Penh, vi lascio l’articolo dedicato: Phnom Penh Cambogia, cosa vedere, cosa fare e dove dormire.
Il nostro itinerario in Cambogia termina qui. Spero di avervi trasmesso l’insieme di emozioni e meraviglia provate durante questo tour in Cambogia con bambini, un viaggio che ha superato di gran lunga le nostre aspettative, ci ha riempito gli occhi di immagini che non dimenticheremo facilmente, il cuore di sorrisi e di connessione con il meraviglioso popolo cambogiano.
Cambogia con bambini: mappa del nostro on the road
Qui di seguito trovate la mappa del nostro tour in Cambogia con bambini con tutte le tappe percorse in 12 giorni.
Il nostro viaggio in Cambogia con bambini è stato organizzato insieme ad un tour operator locale, per permetterci di arrivare in zone decisamente meno battute del paese. Ci siamo affidati a Gabriele del tour operator In Asia Travel, un ragazzo italiano che vive in Cambogia da molti anni e che ci ha aiutati a realizzare un perfetto itinerario in Cambogia a misura di bambini piccoli senza dover rinunciare al piacere della scoperta.
Allora, che ne pensate del nostro viaggio in Cambogia in famiglia? Lasciateci un commento per farci sapere se le informazioni vi sono state d’aiuto e condividete l’articolo sui social per farlo arrivare ad altre famiglie viaggiatrici che sognano di visitare la Cambogia con i bambini.
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Infine, sono anche Consulente Viaggi e aiuto le famiglie ad costruire itinerari di viaggio su misura con i loro bimbi. Per un supporto nell’organizzazione del vostro prossimo viaggio con bambini, vicino o lontano che sia, potete scrivermi una mail a info@viaggiatorisicresce.it, vi aiuto a partire sereni con i vostri bimbi e a costruire il viaggio su misura per voi!
Per continuare a viaggiare con noi in Asia, vi possono interessare questi articoli:
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4 comments
Una scrittura piena di emozioni,stupore e competenza.Il viaggio dei viaggi, bravi!Una grande esperienza di crescita per i Vostri bambini, complimenti.
Un viaggio inaspettatamente coinvolgente, arricchente, e sorprendente, grazie!
Ciao! in che periodo siete stati in Cambogia? ps e complimenti!!!
Ciao Gaia, siamo stati nella seconda metà di marzo. Grazie mille per aver letto il mio articolo!!