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Jet lag nei bambini piccoli: come gestire il fuso orario

di Federica

Ieri ho lanciato un sondaggio con la nostra community su Instagram, chiedendo quali sono le principali preoccupazioni e i principali timori nell’affrontare un viaggio a lungo raggio con bambini piccoli. Una delle principali risposte è stata il timore del jet lag, ovvero quella serie di disturbi che si possono manifestare quando si attraversano più fusi orari, come ad esempio emicrania o spossatezza.

“Come fate con il jet lag con i bimbi?” Questa è sicuramente una delle domande che più spesso ci viene rivolta dopo i viaggi intercontinentali con i nostri bimbi. Insomma, il tema jet lag e bambini piccoli desta non poche preoccupazioni, quindi ho deciso di raccogliere i nostri consigli per gestire il jet lag nei bambini piccoli, basati sulla nostra personale esperienza e sui confronti che abbiamo avuto con altri genitori viaggiatori e medici. Prima, però, sono necessarie due precisazioni. Prima di tutto non sono un medico, quindi non affronterò l’argomento da un punto di vista scientifico, ma farò riferimento alla nostra esperienza di genitori. Durante i nostri viaggi a lungo raggio con i nostri figli non abbiamo mai avuto problemi particolari con il jet lag; saremo stati fortunati o no, quello che ho capito è che come il corpo reagisce è davvero molto soggettivo. Quello che succede con il fuso orario nei bambini piccoli non è detto che debba essere per forza catastrofico, così come non è detto che se un adulto soffre di jet lag, ne soffrirà anche il bambino. Vediamo quindi insieme qualche consiglio per affrontare fuso orario e bambini piccoli!

Jet lag e bambini piccoli: non vale lo stesso per tutti

Spesso la preoccupazione rispetto al jet lag per un viaggio lontano è legata al timore di qualcosa che non si conosce. Come ogni cosa, ciò che non conosciamo ci spaventa, e ci frena. Ma il timore e la paura vanno affrontati, pian piano, per poi capire cosa succede realmente, e in questo caso, come reagisce il nostro corpo, o quello dei nostri bimbi, proprio ad una differenza di fuso orario. Io personalmente non ricordo di aver mai sofferto di jet lag (solo un giorno dopo il nostro arrivo a San Francisco, ma anche in Giappone non ho avuto problemi di jet lag). I nostri bambini non hanno mai avuto difficoltà con il jet lag, né in Florida né in Asia. Semmai, ogni volta che viaggiamo sono super attivi e ancora più instancabili! (ma non è una conseguenza del jet lag, sono proprio molto curiosi e attivi).

Se da un lato qualcuno si adatta subito al fuso orario diverso, qualcun altro magari ha bisogno di più tempo per abituarsi al nuovo ritmo. E quindi, come fare per risolvere i problemi legati al jet lag?

Uno dei principali rimedi per affrontare i sintomi da jet lag è assumere la melatonina. Si tratta di una sostanza naturale che aiuta il nostro organismo a regolare i ritmi di sonno e veglia, e che aiuta il corpo ad adattarsi meglio al nuovo orario del paese in cui ci troviamo. La melatonina viene prodotta naturalmente anche dal nostro corpo, ma in caso di jet lag può essere assunta come integratore. Alcune persone la assumono prima di partire, altre solo al bisogno nel nuovo paese. La cosa è davvero soggettiva e bisogna fare esperienza.

Anche per i bambini esiste la melatonina in gocce, come rimedio per contrastare i sintomi da jet lag nei bambini. Un consiglio quindi per affrontare la tematica fuso orario e bambini piccoli, può essere proprio quello di partire con un integratore di melatonina al seguito. Tuttavia, ricordate che l’uso di questa sostanza è da concordare con il proprio medico o pediatra, quindi, dopo aver letto questo articolo, consultate sempre comunque il vostro medico / pediatra di fiducia. Se temete il jet lag, per partire più tranquilli potete farvi prescrivere la melatonina dal vostro pediatra e portarla con voi in maniera da averla a portata di mano qualora servisse!

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Jet lag e bambini piccoli

Fuso orario e bambini piccoli: 6 consigli utili

I bambini sono sempre una risorsa, e anche in viaggio lo dimostrano. Sono capaci di adattarsi all’ambiente circostante molto più facilmente e velocemente di un adulto. E questo vale spesso anche in viaggio dall’altra parte del mondo! Ciò nonostante, possono capitare anche nei piccoli disturbi legati al jet lag. Il rimedio migliore per ammortizzare eventuali effetti da jet lag è viaggiare di notte (sia all’andata che al ritorno), in maniera da non stravolgere troppo i ritmi del corpo. Ovviamente non sempre è possibile, volando ad est è facile, se volate ad ovest diventa più difficile viaggiare di notte, soprattutto all’andata.

Detto ciò, ecco altre 6 cose utili per gestire fuso orario e bambini piccoli, cosa possiamo fare per aiutare i nostri bimbi (e noi stessi) a prendere il nuovo ritmo:

  1. anticipare / posticipare l’orario della nanna: nei giorni che precedono il viaggio già a casa, a seconda che si voli verso est o verso ovest;
  2. durante il volo accogliere da subito i ritmi diversi a bordo: fateci caso, gli orari di luce / buio e dei pasti a bordo del volo non combaceranno quasi sicuramente con le vostre abitudini. Le compagnie aeree lo fanno proprio per permettere di andare incontro al nuovo orario del paese verso cui si sta volando;
  3. pianificare il viaggio facendo in modo che i primi giorni siano leggeri, senza ritmi serrati, così da permettere al corpo di “assestarsi”;
  4. arrivati a destinazione cercare di adattarsi quanto prima al nuovo orario: se arriviamo di mattina, ma siamo stanchi morti, cerchiamo di tenere “botta”. Magari facciamo un riposino per ricaricare le pile, ma evitiamo una lunga dormita di giorno, altrimenti poi non dormiremo di notte. Se arriviamo, invece, di sera, ma non abbiamo sonno, andiamo comunque a letto, stiamo al buio e in silenzio, anche per i bambini, aiutando così il corpo ad accogliere quanto prima il nuovo ritmo;
  5. idratare il corpo è molto importante per combattere eventuali “cali” e mangiare da subito agli orari del nuovo paese per abituare lo stomaco;
  6. partire sempre con la giusta dose di ottimismo e fiducia!

Ricordatevi che spesso le ansie e i timori sono causati da ciò che non conosciamo. Come in tutte le cose, è necessario fare esperienza, provare, e iniziare a fare i primi passi. Non è detto che voi e i vostri bimbi abbiate difficoltà con il jet lag, quindi lasciate stare questa paura e fate quel viaggio a lungo raggio che sognate! Solo dopo avere fatto esperienza, potrete sapere cosa va bene e cosa no, e come poter “sistemare il tiro” per voi e i vostri bimbi.

Se ancora non ci conoscete, siamo Fede, Gabri, Diego e Sofia, una famiglia che cresce viaggiando intorno al mondo! Venite a seguirci sul nostro profilo Instagram per scoprire tanti consigli e mete di viaggio con bambini piccoli nel mondo!

Oltre a mamma viaggiatrice e Travel Blogger, sono anche Consulente Viaggi e aiuto le famiglie a pianificare i loro viaggi su misura. Per richiedere una consulenza di viaggio personalizzata scrivetemi una mail a info@viaggiatorisicresce.it.

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