Un libro che è un “must” per ogni viaggiatore, sognatore, o chiunque voglia provare a realizzare la propria libertà uscendo dalla propria zona di confort. Gianluca Gotto in questo libro scrive la sua storia di vita, quella di un ragazzo, nato e cresciuto a Torino, che si sentiva costretto in una vita che sentiva di non calzargli addosso, negli schemi preimpostati che etichettano gli individui non sempre per quello che sono e desiderano essere. E così Gianluca, desideroso di vedere il mondo e di uscire dagli schemi predefiniti, si è costruito la vita di nomade digitale, vivendo viaggiando in giro per il mondo e avendo ritrovato una delle cose più importanti, che oggigiorno – purtroppo – spesso manca: il tempo. Ha girato il mondo, vivendo prima in Australia, poi in Canada e oggi vive prevalentemente in Asia, continente che ha plasmato il suo modo di essere e di vivere.
“Le coordinate della felicità” invita a porsi le giuste domande, a dare peso a valori di vita che spesso vengono lasciati in disparte, presi come siamo dalla routine, prima di tutti, il tempo e il fare del bene, a sé stessi e agli altri. E anche la necessità di andare oltre il confine tracciato, perché “la Grande Legge dell’Uno funziona per tante persone, ma non per i sognatori” (p. 102)
C’è un mondo grande e meraviglioso là fuori, perché camminare sempre sullo stesso percorso di vita? (pag. 102)
Questo libro è un invito a credere nei sogni, a tenere la testa alta, a far uscire quella vocina “diversa” da dentro e darle retta, perché solo così siamo in grado di – provare quantomeno – a seguire le coordinate della nostra felicità.
E poi è un libro che invita a non stare fermi, invita ad andare, esplorare, sognare, meravigliarsi, guardare il mondo sempre con occhi curiosi e accoglienti, perché non esiste un solo modo di esistere:
Viaggiando avevamo capito che il valore è nel muoversi, non nello stabilizzarsi. (pag. 131)
“Le coordinate della felicità” è anche un libro di fiducia e di speranza; tra le parole di Gianluca Gotto si può leggere la sua testimonianza di quanto il mondo sia popolato di belle persone. A volte bisogna davvero lasciare da parte pregiudizi e preconcetti, per trovare qualcuno sempre pronto a darti una mano.
Viaggiare ti insegna a non prendere per buono tutto ciò che dicono televisioni e giornali, per cui la terra è un brutto posto e i pericoli sono ovunque. (pag. 316)
E quindi “Le coordinate della felicità” è un libro di viaggi in giro per il mondo ma è prima di tutto un libro con cui ritrovare sé stessi, le proprie aspirazioni, i propri sogni, e seguirli alla ricerca della propria felicità. Ci fa capire che libertà e felicità sono due facce della stessa medaglia, due aspetti imprescindibili della vita di un individuo.
Per non farvi mancare questa lettura, trovate “Le coordinate della felicità” direttamente a questo link.
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