Il nostro tour del Peloponneso con bambini continua. Dopo la prima settimana trascorsa nella penisola del Mani, di cui ho parlato in questo articolo, il viaggio continua verso la verde Messenia, primo dito del Peloponneso e regione di riferimento di Kalamata. In questo articolo vi parlo del nostro itinerario di una settimana in Messenia, dopo essere passati per Sparta e Amaliada per partecipare a due matrimoni greci!
Se state pensando ad un viaggio nella Grecia continentale con bambini vi consiglio di prendere in considerazione la regione della Messenia, i cui paesaggi sono dominati da uliveti a perdita d’occhio e verdi cipressi, e dove lascerete anche voi un pezzo di cuore.
Indice
Sparta e Amaliada: tappa matrimoni greci
Nessuna delle due fa parte della Messenia, ma li cito per farvi capire che giro del Peloponneso abbiamo fatto! Lasciato il Mani, siamo risaliti verso nord in direzione Sparta per andare al matrimonio dei nostri amici Panagiota e Efthimios. Dell’esperienza di vivere due matrimoni greci per una malata di Grecia come me vi parlerò in un altro momento. Qui ci tengo però a consigliarvi la struttura dove abbiamo alloggiato vicino Sparta se state pensando di inserirla nel vostro itinerario di viaggio sul Peloponneso. Si tratta dell’hotel Melies, una bellissima struttura immersa nell’entroterra di Sparta, costruita in pieno stile locale con case in pietra e circondata dai monti del Taigeto della Laconia.
Finito il primo matrimonio a Sparta, l’indomani siamo ripartiti alla volta di Amaliada per il secondo matrimonio, percorrendo 150 km in direzione nord. Più precisamente ci siamo diretti a Kourouta, la zona di mare di Amaliada. Qui di fronte c’è Zante. Anche a Kourouta abbiamo soggiornato solo una notte e mi sento di consigliarvi anche in questo caso la struttura: si tratta degli studios Niriides a pochi passi a piedi dal lungomare. Qui troverete spiagge attrezzate e molto ampie, con servizi a misura di famiglie. Gli studios sono ben attrezzati e confortevoli.
Sopravvissuti anche al secondo matrimonio greco, ci siamo rimessi in strada e abbiamo puntato verso la Messenia, più precisamente verso Koroni che è stata la nostra base in questa seconda parte del viaggio nel Peloponneso.
Peloponneso con bambini: arrivo nella verde Messenia
Per raggiungere Koroni abbiamo attraversato buona parte della Messenia. A circa un’ora di auto a sud di Kalamata, Koroni si affaccia sul golfo della Messenia e guarda alla penisola del Mani. Percorrendo il tratto di strada che da Kyparissìa scende verso Kalamata ci siamo fermati alla Taverna Platanos, in località Kato Malthi. Se passate di qui ve la consiglio vivamente, taverna genuina con menù casereccio e grande cordialità.
La Messenia ci dà il benvenuto con uliveti a perdita d’occhio, i paesaggi sono davvero meravigliosi e ancora una volta abbiamo la conferma di quanto la Grecia sia meravigliosa, sempre e ovunque, e di quanto non sia solo isole, ma anche la parte continentale ha tantissimi luoghi meravigliosi da farci conoscere (pensate che questo è stato il mio terzo ritorno sul Peloponneso!).
Peloponneso con bambini: Methòni, antica fortezza veneziana
Una della tappe imperdibili durante un tour nel Peloponneso con bambini è sicuramente Methòni. A circa 60 km da Kalamata e 30 km da Koroni, Methòni è una pittoresca cittadina affacciata sullo Ionio ed è nota per il suo castello fortificato, uno dei più grandi e significativi di tutto il Mediterraneo. Costruito nella sua forma attuale dai Veneziani a partire dal 13. secolo, sorge su un promontorio roccioso che sembra emergere dal mare, in una posizione strategica contesa per secoli e fortificata sin dal 7 secolo a.C. Il castello è collegato alla spiaggia tramite un ponte costruito su 14 archi che conducono al portone di ingresso, presenziato dal simbolo per eccellenza di Venezia, il Leone di San Marco. Al largo del castello, su un piccolo isolotto, si trova la torre fortificata di Bourtzi, costruita nel 1500 a forma ottagonale durante la dominazione ottomana e avente all’epoca la funzione di prigione. La torre di Bourtzi è collegata al castello e la si può raggiungere a piedi. Anche Methòni, come tanti altri luoghi del Peloponneso, ha una storia antichissima. Viene citata nell’Iliade di Omero con l’antico nome di Ampeloessa come una delle sette città donate da Agamennone ad Achille durante la guerra di Troia per pacare la sua ira. La fortezza, che durante la dominazione veneziana conobbe il suo massimo sviluppo, cadde poi in rovina durante l’impero ottomano.
Il castello è visitabile, ma noi purtroppo lo abbiamo trovato chiuso. Vi consiglio, prima di arrivare e se riuscite, di verificare che non ci siano chiusure fuori programma (come nel nostro caso).
A pochi passi dal castello e in pieno centro al paese si trova una bellissima spiaggia di sabbia chiara con mare cristallino, il fondale è basso per cui è ideale per i bimbi piccoli. Alle spalle della spiaggia vi segnalo un bellissimo playground. Methòni merita di essere visitata con calma non soltanto per il suo castello, ma anche per girare tra le sue vie e ammirarne la tipica architettura. Per questo motivo vi consiglio di dedicarle una mattinata. Questa cittadina della Messenia ci è piaciuta molto per il suo ritmo lento, lontano dalla Grecia modaiola e turistica.
Koroni: gioiello della Messenia, imperdibile durante un tour del Peloponneso con bambini
Durante il nostro tour sul Peloponneso con bambini, uno dei luoghi più belli è stato Koroni. Come Methòni, anche Koroni è principalmente nota per il suo castello, che domina il paese dall’alto. Costruito a forma di anfiteatro, il paese si trova a 52 km a sud ovest di Kalamata.
Tra Methòni e Koroni ci sono diverse similitudini. Nel corso dei secoli entrambe hanno dovuto difendersi dagli attacchi degli stranieri per via della loro posizione strategica sullo Ionio, la prima, e sul Golfo messenico e sul Mani, la seconda. Entrambe sono state per secoli “gli occhi di Venezia” ai tempi della dominazione veneziana. Infine, entrambe conservano due dei castelli più belli di tutta la Grecia ancora oggi ben conservati. A differenza di quello di Methòni, il castello di Koroni sovrasta la città da un’altura e non è un insieme di rovine disabitate, ma all’interno delle sue mura la cittadina è ancora abitata. L’ingresso alle mura è libero e si cammina per bellissime vie acciottolate, ammirando le case adornate di fiori e agrumeti, fino a giungere al convento di San Giovanni Battista.
Costruito dopo la prima guerra mondiale, il convento è ancora abitato da poche monache e conserva al suo interno un bellissimo chiostro. Si può visitarlo liberamente, e vi consiglio di farlo perché è un luogo di grande tranquillità. All’interno del chiostro un negozietto che vende qualche souvenir ma principalmente oggetti religiosi, e qualche anziana signora che vi saluterà con grande accoglienza offrendovi dei loukoumi, i tipici dolcetti greci allo zucchero.
Anche Koroni, come Methòni, raggiunse il suo massimo sviluppo durante la dominazione veneziana, ma dove sorge il castello a partire dal 5. secolo a.C. si sviluppò l’antica acropoli di Asine, a testimonianza quindi della storia antichissima di questa regione. Di fronte al convento si può ammirare la cappella di Santa Sofia risalente al 7. secolo.
Ritornando nella parte bassa di Koroni, godrete di alcuni angoli che ricordano fortemente le Cicladi. Scalinate acciottolate, tetti e balconi in legno, bouganville agli angoli delle strade e porte color pastello, camminando per Koroni io mi sono per un attimo sentita di nuovo a Naxos. La gente del posto seduta davanti alla porta di casa pronta a salutarvi con un caloroso yasas, Koroni è autentica e bisogna assolutamente visitarla durante una vacanza nel Peloponneso con bambini. Vi consiglio di perdervi tra le vie basse, godendo dell’atmosfera del posto e passeggiando poi verso il porto, dove ci sono numerosi locali e negozi.
Per mangiare a Koroni vi consiglio questi due locali: Bogris, molto local con cucina casereccia e genuina. Nella zona del porto, ai piedi dell’altura dove sorge il castello, vi segnalo questa grill house, molto buona e tradizionale (non la trovate su Tripadvisor ma su Google maps). Qui vicino vi è anche un’area giochi per i bimbi.
Non molto lontani da Koroni vi consiglio un passaggio, seppur breve, nel villaggio di Charakopio. Noi ci siamo passati sempre perché era di strada per raggiungere il nostro alloggio. Il villaggio è conosciuto per la tradizionale produzione delle giarre in terracotta, anticamente usate per la conservazione di olio, vino, cereali. Oggigiorno si possono osservare come parte dell’arredamento di case e alberghi. Si tratta di un villaggio semplicissimo, e proprio per questo molto autentico.
Peloponneso con bambini: la spiaggia Peroulia
Anche in Messenia non abbiamo fatto il tour delle spiagge. In generale la Messenia, a differenza del Mani, è caratterizzata da ampie spiagge sabbiose. Vicino Koroni vi consiglio sicuramente la spiaggia Peroulia, a nord della città. Per noi è stata la spiaggia principalmente frequentata durante la settimana in Messenia. La fascia di spiaggia è molto ampia e guarda al Mani (di fronte a Koroni c’è Kardamyli), con sabbia fine e chiara, mare adatto alle famiglie e poche file di ombrelloni. Vi sono diverse spiagge attrezzate, io vi consiglio Coral Beach che è quella dove siamo stati noi e ci siamo trovati bene perché molto tranquilla (2 sdraio e un ombrellone al costo di 6€, esclusa consumazione).
Peloponneso con bambini: visitare Pylos
Pylos, conosciuta con il nome italiano di Navarino, è uno dei porti turistici più importanti tra lo Ionio e il Peloponneso. Noi ci siamo andati senza grandi aspettative, per passare qualche ora, ma devo dire che è molto carina e vi consiglio di farci un passaggio durante il vostro viaggio nel Peloponneso con bambini. La storia la collega alla battaglia di Navarino, combattuta nell’ottobre 1827 nello stesso posto in cui nel 425 a.C. fu combattuta la battaglia di Pilo tra Atene e Sparta. Proprio qui, nella acque di Navarino, durante la guerra di indipendenza greca del 19. secolo le flotti inglesi, francesi e russe indietreggiarono la flotta egiziana di Ibrahim Pascià inviata in aiuto alle forze ottomane impegnate nella repressione dei moti rivoluzionari.
Se vi state chiedendo cosa vedere a Pylos, ecco a voi qualche idea. Oltre a passeggiare tra le sue eleganti vie, sul lungomare vi è la Casa di Tsiklitira, dedicata al campione olimpionico Kostas Tsiklitira. Qui si trovano, tra gli altri, oggetti che ricordano la guerra di indipendenza greca del 1821, con focus sulla battaglia di Navarino. L’edificio è in stile neoclassico e lo si osserva passeggiando sul lungomare. Sulla strada tra Pylos e Methòni si trovano gli archi (cosiddetti kamàres) di un antico acquedotto che riforniva il Castello di Pylos (Neokastro = nuovo castello). Il castello è visitabile, l’ingresso costa 3€ ed è chiuso il lunedì. Arrivando da Methòni il castello è nascosto da una pineta, ma costeggiando il mare è subito visibile.
Per mangiare a Pylos vi consiglio il ristorante Poseidonia, in centro sul lungomare. Molto buono e curato, propone una cucina più ricercata rispetto alla tradizionale taverna. Affianco al ristorante vi è il bar con accesso diretto ad un mare dai colori stupendi.
Mare in Messenia con bambini: la baia di Gialova
Di fronte alla città di Pylos vi segnalo come località di mare Gialova, nell’omonima baia. Gialova è la tipica zona di villeggiatura e offre spiagge attrezzate, locali e negozi e un mare meraviglioso. Per arrivarci dovete percorrere la strada che corre dietro al resort Costa Navarino (in via di completamento). Il centro di Gialova non ha attirato la nostra attenzione, e vi segnalo anche che i prezzi degli alloggi sono più alti rispetto ad altre zone, motivo per il quale noi abbiamo preferito alloggiare a Koroni, spendendo molto meno. Proseguendo di qualche chilometro in auto abbiamo scoperto delle spiagge con acque cristalline, più tranquille e meno movimentate. La spiaggia dove ci siamo fermati si chiama Paralia Chrissi Ammos (non a caso, si chiama sabbia dorata…), il colore del mare è meraviglioso, il fondale digradante, ed era quasi deserta a metà luglio. Una spiaggia ideale per famiglie con bambini piccoli. Qui troverete solo sdraio e ombrelloni (al costo di 4€ per una consumazione minima per ogni sdraio), un semplice baracchino che vende bibite, e niente di più. Per fortuna è un tratto di spiaggia che rimane ancora molto naturale.
Non lontano da Chrissi Ammos si trova la più famosa spiaggia Voidokilià, conosciuta per la sua scenografica forma di lettera omega dell’alfabeto greco. Eravamo vicinissimi ma non ci siamo andati perché mi avevano detto che non è attrezzata e con bimbi piccoli abbiamo preferito avere qualche comodità in più.
Cosa vedere nel Peloponneso con bambini: le cascate di Polylimnio
La nostra ultima tappa in Messenia sono state le cascate di Polilymnio, uno dei luoghi che vi consiglio di non perdere durante un viaggio nel Peloponneso con bambini. Da Koroni abbiamo percorso circa 40 km verso nord, da Kalamata le cascate si trovano a 35 km. Polylimnio in greco vuol dire “molti laghi”, infatti troverete diversi specchi d’acqua dai colori stupendi. Vale la pena fare una pausa dal mare greco per venire in questo luogo così naturale e incontaminato. L’ingresso e il parcheggio sono gratuiti ma vi consiglio di non arrivare troppo tardi. Per raggiungere le cascate si percorre un sentiero in discesa, non è difficile ma richiede scarpe adeguate. Si cammina circa 15 minuti prima di raggiungere la prima cascata e poi il sentiero continua per diversi laghetti. Vi consiglio di venire leggeri, non dimenticando costume e asciugamano, braccioli per i bimbi, cibo e acqua perché non vi è alcun punto di ristoro. Il sentiero non è fattibile con passeggini, anzi per i bimbi più piccoli che non camminano vi consiglio zaino da trekking piuttosto che marsupio, perché in alcuni tratti il sentiero è abbastanza scosceso e stretto e bisogna prestare attenzione. Io sono andata sola con Diego, quasi 4 anni, che è stato bravissimo a fare tutto il percorso da solo, mentre Sofia e papà ci hanno aspettati nel parcheggio. L’acqua delle cascate è gelida, ma i colori sono meravigliosi. Pianificate almeno due ore di tempo tra discesa, bagni e risalita.
Il nostro viaggio in Messenia termina qui, abbiamo scoperto una nuova parte di Grecia che ci ha riempito gli occhi di meraviglia e regalato emozioni incredibili. Se state pensando ad una vacanza nel Peloponneso con bambini vi suggerisco di considerare la Messenia come meta per vedere una Grecia diversa, con un mare incantevole e una storia antichissima. Senza dimenticare la sua tradizione culinaria, questa è la patria delle olive kalamata!
Se questo itinerario in Grecia vi è piaciuto scrivetecelo nei commenti e condividete l’articolo per far conoscere questa Grecia diversa dai soliti itinerari.
Per continuare a viaggiare nel Peloponneso con noi vi lascio i seguenti articoli:
Peloponneso con bambini: itinerario nella penisola del Mani
Kardamyli: gioiello della Messenia
Areopoli: il cuore della penisola del Mani
Gythio: tipico borgo di pescatori del Mani
2 comments
ti hanno aspettata due ore mentre facevi il giro delle cascate in un parcheggio?
sì, c’è un parcheggio auto sotto il sole (e niente altro) prima di scendere.