Un viaggio in Cambogia non può non toccare la sua capitale Phnom Penh. Che decidiate di partire da qui o di terminare qui il vostro viaggio nel paese, Phnom Penh è una città che merita assolutamente una visita. Una città contraddittoria, ma dall’anima forte. La chiamano la “Perla dell’Asia“, una città con spazi verdi, strade trafficate e disordinate dove sfrecciano centinaia di tuk tuk, dove si può passeggiare sulle rive del Mekong e perdersi tra le vie affollate di bancarelle che vendono i generi più disparati. Phnom Penh affascina per il suo essere capitale movimentata e al contempo elegante, per i tratti di storia tragica di cui è testimone, per il suo fascino tipicamente sud-est asiatico, dove modernità e tradizione sono due facce della stessa medaglia.
Phnom Penh è stato il nostro punto di arrivo e di partenza durante il nostro viaggio in Cambogia con bambini e in questo articolo vi parlo di Phnom Penh, Cambogia cosa vedere, cosa fare e dove dormire.
Indice
Phnom Penh, la capitale della Cambogia
Iniziamo a scoprire Phnom Penh con qualche cenno storico sulla città. Phnom Penh diventò la capitale della Cambogia a seguito della caduta di Angkor nel 1432 dopo l’invasione da parte del regno Thai di Ayutthaya. Ne rimase capitale fino agli inizi del ‘500, quando la Cambogia fu sottomessa al controllo dei Thai e dei Vietnamiti. Nel 1863 la Cambogia diventò Protettorato Francese e Phnom Penh fu dichiarata nuovamente capitale, fino ad oggi. Phnom Penh è il centro politico, economico e religioso del paese.
Una visita a Phnom Penh è imperdibile durante un viaggio in Cambogia con bambini. Rinunciare a visitare questa città sarebbe un grande peccato perché si perderebbe la possibilità di comprendere una parte di storia e cultura del popolo cambogiano. Certo, non è ricca di attrazioni come altre capitali del mondo, ma proprio questo fa sì che la si possa osservare dal punto di vista della sua gente, dei suoi sorrisi, della sua frenesia e del suo continuo sguardo al presente senza però dimenticare la sua triste storia recente.
Phnom Penh Cambogia, quanti giorni dedicare alla sua visita
Noi abbiamo fatto un viaggio on the road in Cambogia di 12 giorni totali e alla capitale Phnom Penh abbiamo dedicato 2 giorni pieni. In due giorni ecco che cosa vedere a Phnom Penh: il primo giorno abbiamo visitato i principali siti di interesse della città, mentre il secondo giorno l’abbiamo vissuto più liberamente, andando in giro in tuk tuk e semplicemente godendo della sua atmosfera. Se avete un giorno in più a disposizione ben venga. Noi, dopo aver visitato le regioni più remote della Cambogia e aver fatto un bel tour itinerante, abbiamo considerato sufficienti due giorni per visitare Phnom Penh alla fine del viaggio.
Per scoprire il nostro itinerario di viaggio completo in Cambogia con bambini, questo è l’articolo che fa per voi: Viaggio in Cambogia con bambini, itinerario di 12 giorni
Come arrivare a Phnom Penh, Cambogia
Noi siamo arrivati a Phnom Penh da Ho Chi Min, dopo il nostro viaggio in Vietnam. Per arrivare a Phnom Penh, dall’Italia e dall’Europa in generale non ci sono collegamenti diretti. Se cercate voli con destinazione finale Phnom Penh dall’Europa troverete prezzi allucinanti e scali molto lunghi. Quindi il consiglio su come arrivare a Phnom Penh è quello di acquistare un volo diretto da una metropoli asiatica, che può essere Bangkok, Kuala Lumpur, Hanoi, Ho Chi Min (Saigon) oppure Singapore. Si può viaggiare con compagnie aeree locali (low-cost o meno) e quindi abbattere notevolmente i costi. Noi abbiamo scelto di volare con Vietnam Airlines dal Vietnam, ma ci sono anche molte compagnie low-cost. Condivido questa informazione perché spero possa tornarvi utile: noi abbiamo deciso di iniziare il nostro tour della Cambogia con bambini da Phnom Penh perché volare sulla capitale della Cambogia costava molto meno rispetto a volare su Siem Reap.
Phnom Penh Cambogia, dove dormire
Durante la nostra visita di Phnom Penh abbiamo soggiornato presso l’hotel Frangipani Royal Palace, in zona centrale e tranquilla. Abbiamo scelto una categoria superior con una camera spaziosa e confortevole, wi-fi sempre funzionante e bottiglie di acqua sempre presenti in camera (va detto comunque che, per gli standard asiatici, la categoria superior è il nostro concetto standard di confort). L’hotel è molto consigliato per famiglie con bambini, ben tenuto e pulito. Degna di nota è la colazione ricca e varia, con ampia scelta per tutti i gusti e un’ampia offerta di colazione cambogiana, qualora voleste mangiare noodles la mattina (con il cuoco che le prepara al momento). Uno degli hotel migliori in cui abbiamo soggiornato durante il nostro viaggio in Cambogia con bambini. All’ultimo piano, poi, c’è una meravigliosa piscina con il ristorante e l’angolo aperitivo, da cui si gode di un panorama meraviglioso sulla città.
Se state cercando un alloggio dove dormire a Phnom Penh Cambogia, vi consiglio senza dubbio il Frangipani Royal Palace. Se state organizzando il vostro viaggio in Cambogia con bambini, potete prenotarlo qui.
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Phnom Penh Cambogia, cosa vedere e cosa fare
Entriamo quindi nel vivo di cosa vedere a Phnom Penh, cosa fare e cosa non perdere in città. I luoghi di cui vi parlo si basano su un itinerario di 2 giorni di visita durante il nostro viaggio in Cambogia con bambini piccoli, di 4 e 2 anni, considerando quindi tempi più diluiti. Siete pronti a scoprire Phnom Penh insieme a noi?
Palazzo Reale e Pagoda d’Argento
Il Palazzo Reale è sicuramente l’attrazione principale di Phnom Penh, un complesso notevole e di grande bellezza. Caratterizzato da ricche decorazioni dorate, la prima costruzione del Palazzo Reale risale al 1434, quando Angkor fu abbandonata dopo l’invasione Thai e il regno Khmer fu trasferito a Phnom Penh. Nel 19. secolo il Palazzo fu ricostruito riportando in vita i tipici elementi in stile khmer. Al suo interno si può visitare la sala del Trono e la Pagoda d’Argento, famosa per il suo pavimento realizzato in 5.000 piastrelle d’argento da circa 500 grammi di peso ciascuna. All’interno del complesso del Palazzo Reale si trovano anche le Stupa reali, dove sono conservate le ceneri degli ultimi quattro sovrani.
Oltre ad essere molto interessante dal punto di vista storico e architettonico, il Palazzo Reale è un luogo bellissimo da visitare con i bambini, perché grazie ad ampi spazi all’aperto possono muoversi e correre in tutta sicurezza.
Vi segnalo anche che nelle vicinanze del Palazzo Reale si trova un ampio playground per i bambini.
Museo del genocidio Tuong Sleng
Dopo il Palazzo Reale, con la nostra guida e il nostro autista ci siamo diretti al Museo del Genicidio Tuong Sleng. Non è certo la visita più leggera che possiate fare a Phnom Penh ma è fondamentale per comprendere la storia della Cambogia e avvicinarsi maggiormente ad un lato tragico non troppo lontano nel tempo. Quella che inizialmente qui era una scuola, durante il regime dei Khmer Rossi (1975-1979) fu trasformata in un campo di detenzione e sterminio. Qui (e in altri luoghi) la dittatura di Pol Pot ha commesso le peggiori atrocità nei confronti di donne, uomini e bambini cambogiani. Viene chiamato anche S-21 (Security Prison 21), perché qui nessuno riuscì a salvarsi, ad eccezione di un paio di bambini che furono liberati quando il campo di detenzione smise di esistere alla fine del regime. La visita è molto toccante, vi sono contenuti sensibili ma non estremamente forti e se lo ritenete adeguato, si può visitare con bambini più grandi. Io ho visitato alcune stanze dove sono esposte le foto (solo volti integri) delle vittime insieme a nostro figlio di 4 anni, e senza scendere nei dettagli della storia tragica di questo posto, gli ho spiegato che qui molte persone hanno perso la loro vita. Al centro del Museo vi è un ampio giardino ombreggiato dove potete fermarvi con i bambini più piccoli se ritenete più consono non farli entrare. La visita fatta con calma dura circa 2 ore, e al termine si possono anche incontrare due sopravvissuti che hanno raccontato la loro storia in un libro, che potrete eventualmente acquistare.
Noi abbiamo visitato questo museo insieme alla nostra guida e abbiamo imparato molto sulla storia agghiacciante che ha segnato la dittatura dei Khmer Rossi. Se ci venite da soli, vi consiglio di acquistare l’audioguida insieme ai biglietti di ingresso per comprendere a pieno gli avvenimenti che hanno segnato questo luogo.
I mercati di Phnom Penh
Se anche voi amate immergervi nella vita locale visitando i mercati tradizionali, allora non potete perdervi questi due tra le cose da vedere a Phnom Penh:
- Mercato Centrale, o Phsar Thmey, è un mercato coperto la cui costruzione risale al 1937, durante il periodo della colonizzazione francese. Caratterizzato da una singolare forma a cupola, è riconosciuto come unico esempio di Art Deco’. All’esterno del mercato potete trovare diversi stand di souvenir e artigianato locale. Chiude alle 17.30;
- Mercato Russo: aperto dalle 06.00 alle 16.30, è noto anche come Tuol Tompoung Market. In questo mercato abbiamo visto e sentito l’anima dei mercati asiatici, la frenesia e gli odori intensi di ogni genere alimentare venduto sui marciapiedi. Vi consiglio un giro qui se amate vedere i luoghi autentici così come sono vissuti dalla gente del posto.
Mi raccomando, non partite mai senza assicurazione di viaggio, soprattutto verso mete lontano e con bambini al seguito.
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La pagoda di Wat Phnom
Questo è un luogo di grande venerazione per gli abitanti di Phnom Penh, quindi vi consiglio sicuramente di inserirlo nel vostro itinerario di cosa vedere a Phnom Penh, Cambogia. La pagoda Wat Phnom sorge su una collina artificiale ed è il simbolo della città. Secondo la legenda, una donna di nome Penh vide un enorme tronco galleggiare lungo il Mekong. Dopo aver portato a riva il tronco (con l’aiuto dei pescatori), trovò al suo interno quattro immagini in bronzo del Buddha. Considerato come segno divino, la donna decise di far costruire un santuario in cima all’unica sommità presente per custodire le immagini sacre. Qui fu costruita la pagoda Wat Phnom (che in lingua khmer significa il tempio sulla collina) per la prima volta nel 1372, ricostruita poi diverse volte in seguito. Intorno alla pagoda fu fondata poi la città di Phnom Penh (che vuol dire la collina di Penh). Visitando la pagoda si percepisce tutta la devozione degli abitanti ed è molto bella anche dal punto di vista architettonico.
Fare un giro in tuk tuk per le vie di Phnom Penh
Dopo aver visto le principali attrazioni il primo giorno, la nostra seconda giornata a Phnom Penh l’abbiamo trascorsa passeggiando sulla riva del Mekong e, dato che faceva molto caldo, facendo un giro in tuk tuk. Lo abbiamo preso davanti al nostro albergo e per 10 dollari ci ha portato in giro in città un’ora di tempo. Durante il giro in tuk tuk abbiamo visto il Monumento all’Indipendenza, ispirato alla torre centrale dell’Angkor Wat, delle rovine di Angkor, e costruito per celebrare l’indipendenza dalla Francia e ricordare i caduti della guerra civile.
Ci siamo goduti il giro a bordo del tuk tuk osservando lo scorrere della vita nella capitale cambogiana, i volti della gente, i bambini che uscivano da scuola, il traffico frenetico e il Mekong, anima di questa città.
La nostra esplorazione di Phnom Penh termina qui. Se vi è piaciuto questo articolo fatecelo sapere nei commenti e, se ancora non lo fate, unitevi alla nostra community su Instagram per scoprire i nostri viaggi con bambini in Europa e nel mondo!
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