I templi di Angkor in Cambogia erano uno di quei luoghi che da sempre desideravo visitare. Un luogo mistico e affascinante, che lascia letteralmente senza fiato, uno di quei posti al mondo da vedere almeno una volta nella vita! Aver visitato Angkor insieme alla mia famiglia e ai miei bambini, di 4 e (quasi) 2 anni, poi, è stato un grande sogno che si è avverato, uno dei ricordi di viaggio più belli di sempre!
Le rovine di Angkor sono il sito archeologico più importante della Cambogia, nonché uno dei più visitati nel Sud-Est asiatico e nel mondo intero. Ciò che la cultura khmer ha lasciato in eredità ai giorni nostri, un luogo di grande spiritualità ma anche un grande esempio di architettura in perfetta armonia con la natura circostante, dove la giungla ha nei secoli abbracciato i templi abbandonati dopo la fine dell’impero khmer, creando degli scenari suggestivi tra pietra secolare e natura prorompente. Un luogo affascinante che ci porta a conoscere una cultura antica, un luogo lontano nel tempo, che però riecheggia fino ai giorni nostri.
In questo articolo vi parlo dei templi di Angkor in Cambogia, cosa vedere e consigli utili per visitare questo sito archeologico durante un viaggio in Cambogia con bambini piccoli. Siete pronti a scoprire questa meraviglia con noi?
Indice
Templi di Angkor, qualche cenno storico
Angkor fu sede delle diverse capitali dell’antico impero khmer, che dal 9. al 15. secolo caratterizzò gran parte della storia del Sud-est asiatico e governò buona parte dell’Indocina. Con i suoi 400 km2 di estensione, i templi di Angkor oggi rappresentano il complesso templare più grande al mondo e sono il simbolo indiscusso della Cambogia, presenti anche sulla sua bandiera.
Angkor era il centro nevralgico dell’impero Khmer. Oltre alla città imperiale, in questa area sorgevano una serie di insediamenti e templi e una fitta rete di canali d’acqua che consentivano l’irrigazione delle piantagioni di riso, principale fonte di sostentamento della popolazione (tutto il sito archeologico sorge in prossimità di tre grandi bacini di acqua). Nel 1432 la città imperiale di Angkor fu in buona parte distrutta dopo l’invasione dal regno di Siam (l’odierna Thailandia). La capitale khmer fu spostata a Phnom Penh e il sito di Angkor fu progressivamente abbandonato. Tuttavia, il sito non fu interamente distrutto, ma molti dei templi rimanenti furono convertiti in templi buddisti (essendo la religione del regno di Siam), primo dei quali Angkor Wat, il più grande tempio buddista al mondo.
La rivalutazione storica e archeologica delle rovine di Angkor si ha alla metà dell’800 grazie alle esplorazioni del naturalista francese Henri Mohut. Dal 1992 i templi di Angkor sono patrimonio Unesco.
Templi di Angkor Cambogia, consigli utili per visitarli
Arriviamo quindi a parlare di una serie di consigli e informazioni utili per pianificare e vivere la visita ai templi di Angkor durante il vostro viaggio in Cambogia con bambini, una visita imprescindibile nel paese dei sorrisi.
Dove si trovano i templi di Angkor
I templi di Angkor si trovano vicino la città di Siem Reap, nella zona ovest della Cambogia, la seconda città più grande del paese. Più precisamente sono localizzati a circa 7 km a nord di Siem Reap, non troppo distanti dall’aeroporto internazionale della città. Il modo migliore per visitarli è soggiornare a Siem Reap e da qui partire per l’esplorazione del sito archeologico con dei tour guidati, per conoscere al meglio il fascino e il mistero che avvolge questo luogo.
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Come visitare i templi di Angkor
Come prima cosa va detto che il sito archeologico di Angkor è enorme. Visitare i templi di Angkor richiede più di una giornata e vi invito a diffidare di chi dice che un giorno è sufficiente, perché non si ha affatto il tempo necessario per apprezzare questo luogo unico al mondo. Se lo visitate con bambini piccoli poi, ovviamente i ritmi saranno più lenti. L’intero sito conta 400 km2 di estensione, quindi va da sé che è impossibile girarlo a piedi! Oltre che impossibile a livello di distanze, sarebbe disumano farlo anche per via del grande caldo. Quindi, come visitare i templi di Angkor in Cambogia?
Per muoversi tra i templi di Angkor ci sono le seguenti possibilità (parto da quella che secondo me è la migliore se visitate Angkor con bambini piccoli, come abbiamo fatto noi):
- in minivan: per noi questa è stata la soluzione ideale per vivere due giornate intense tra i templi di Angkor con i nostri bimbi di (quasi) 2 e 4 anni. Il minivan per girare Angkor (organizzato con un TO locale) ci è tornato molto utile con i bambini perché è stato un ottimo riparo dal caldo afoso e soffocante. Ad ogni tempio visitato il nostro autista ci offriva acqua da frigo e mini-asciugamani freddi imbevuti di tè da mettere sulla testa per trovare refrigerio (cosa che i nostri bimbi hanno particolarmente apprezzato). Ci ha permesso di arrivare più velocemente in alcune tappe del sito che abbiamo chiesto di aggiungere sul momento. Infine, ha permesso ai nostri bimbi di riposare al fresco quando si addormentavano al pomeriggio mentre noi terminavamo le ultime visite con la nostra guida;
- in tuk tuk, un’altra modalità valida per visitare i templi di Angkor, piacevole se si accetta il caldo umido;
- in bici, ne abbiamo viste diverse ed è sicuramente molto scenografico girare per i templi di Angkor in biciletta. Se siete allenati, potreste anche farlo, altrimenti vi consiglio di non mettere a dura prova i muscoli delle gambe, perché vi serviranno per alcuni templi dove ci sono numerosi gradini (senza dimenticare il caldo!). Noi abbiamo tuttavia avuto la possibilità di fare un mini-tour in bicicletta tra i templi Ta Prom e Ta Nei, attrezzato con seggiolini per i bimbi, e devo dire che pedalare nella giungla tropicale tra le rovine di Angkor è stata un’emozione incredibile!
Quanti giorni sono necessari per visitare Angkor
I templi di Angkor in Cambogia sono tantissimi e visitarli tutti richiederebbe giorni di tempo, se non settimane. All’interno del sito archeologico si contano circa 300 templi, alcuni dei quali molto distanti dall’area principale. Di tutti i templi, circa un centinaio sono visitabili. C’è chi dice che una giornata tra i templi di Angkor è sufficiente, ma secondo me è davvero troppo poco tempo per cercare di comprendere questo luogo mistico e affascinante, per apprezzarne la sua storia, considerando che si tratta di uno dei luoghi più visitati della Cambogia e che quindi troverete i templi più importanti pieni di gente. Inoltre, se visitate Angkor con bambini piccoli i vostri tempi saranno molto più lenti, motivo per il quale il mio consiglio è quello di prevedere almeno due giorni pieni alle rovine di Angkor, per dedicarvi la calma e l’attenzione che questo luogo merita. Pe noi è stato il compromesso ideale per vedere molto e non esagerare con una visita troppo impegnativa superiore ai due giorni, in quanto visitare Angkor con bambini piccoli, obiettivamente, non è una passeggiata. Se non fosse stato per il caldo, però io ad Angkor ci avrei trascorso molto volentieri una giornata in più!
Ci sono alcuni posti nel mondo in cui uno si sente orgoglioso di essere membro della razza umana. Uno di questi è certo Angkor. Dietro la sofisticata e intellettuale bellezza di Angkor c’è qualcosa di profondamente semplice, di archetipo, di naturale che arriva al petto senza dover passare per la testa. In ogni pietra c’è un’intrinseca grandezza di cui uno finisce per portarsi dietro la misura”.
(T. Terzani “Un indovino mi disse”, p. 284).
Quanto costa visitare Angkor
Per visitare i templi di Angkor è necessario acquistare un biglietto di ingresso che dovrà essere conservato per tutta la durata della visita e mostrato all’ingresso di ogni tempio. Nello specifico, è possibile comprare 3 tipi di biglietti:
- biglietto da 1 giorno: costo 37 dollari
- biglietto da 3 giorni: costo 62 dollari
- biglietto da 7 giorni: costo 72 dollari
I bambini fino a 12 anni entrano gratis (che bella cosa vero, considerando l’importanza di questo sito archeologico!).
Dato che siete in un luogo unico al mondo, e soprattutto se visitate i templi di Angkor durante un viaggio in Cambogia con bambini piccoli, vi consiglio di trascorrere qui almeno due giorni, un giorno è davvero troppo poco (per due giorni ovviamente conviene comprare il ticket da tre giorni).
Cosa vedere ad Angkor, templi più belli
La nostra visita ai templi di Angkor è durata due giorni con un tour guidato e accompagnato dalle 8.30 del mattino (partenza dall’hotel a Siem Reap) fino alle 16 circa (rientro in hotel). Durante queste giornate intense, abbiamo potuto visitare i templi più significati ma anche più nascosti del sito archeologico, rimanendo ammaliati dalla storia e dall’architettura di questo luogo. Ecco quali sono stati i templi da noi visitati, con due bimbi di (quasi) 2 e 4 anni al seguito durante il nostro viaggio in Cambogia con bambini.
Prasad Kravan
Si tratta di un santuario vishnuista risalente al 900 d.C. circa, noto per le sue sculture in mattone che non si trovano in altri tempi del sito. Questo è stato il punto di partenza per la nostra prima giornata alle rovine di Angkor. Obiettivamente non tra i più iconici e mozzafiato, ma un buon modo per iniziare a scoprire questo luogo così incredibile.
Pre Rup
Questo tempio viene definito anche “tempio montagna” per la sua struttura piramidale, venne realizzato nel 10. secolo ed è di religione induista. I suoi gradini alle 9 di mattina sotto il caldo afoso ce li ricordiamo benissimo, ma devo dire che è molto spettacolare e fotogenico. Qui si inizia pian piano a percepire la maestosità dei templi di Angkor.
Banteay Samrè
Questo è l’ultimo tempio induista costruito ad Angkor, risalente alla fine del 12. secolo. Le costruzioni successive combineranno la religione induista con quella buddista. Indubbiamente uno dei templi più belli visti durante le nostre due giornate tra i templi di Angkor.
Banteay Srei
Questo tempio lo considero personalmente uno dei più belli in assoluto. Noto anche come la “cittadella delle donne”, è caratterizzato da meravigliosi bassorilievi che lasciano – letteralmente -senza fiato (mi commuovo di nuovo ora mente scrivo questo articolo). A buon titolo, è tra le visite imperdibili tra i templi di Angkor. Oltre ad essere bellissimo, la sua particolarità è quella di essere l’unico tempio induista shivaista realizzato da un sacerdote induista invece che da un sovrano.
Ta Som
Piccolino e modesto, ma non per questo meno scenografico. Anzi, il tempio Ta Som colpisce per le sue stupende incisioni sulla pietra e la sua atmosfera di quiete immerso nella giungla. Questo tempio combina la religione induista con quella buddista.
Neak Poan
Si tratta di un tempio atipico perché sorge al centro di un lago artificiale, le cui acque sono considerate sacre e curative. Risalente al 13. secolo e di religione buddista, questo tempio viene anche chiamato “tempio della medicina”; si credeva, infatti, che qui potessero essere curate le malattie e lenite le sofferenze degli esseri umani. Molto bello perché offre uno scenario diverso dagli altri.
Preah Khan
Noto come il “tempio della spada sacra” perché fa riferimento alla battaglia combattuta dal regno Khmer per la riconquista dopo l’invasione da parte del regno Champa. Vale anche questo una visita perché, nonostante sia molto grande, rimane un luogo di profonda quiete.
Angkor Wat
La visita ad Angkor Wat ha segnato l’inizio della nostra seconda giornata di visita ai templi di Angkor.
Tra i templi di Angkor, Angkor Wat è il più grande, il più maestoso e tra i più belli, nonché uno dei primi motivi per cui si visita la Cambogia. Trovarsi al suo cospetto regala un’emozione che faccio difficoltà a descrivere a parole. Bisogna vederlo e sentirlo dentro. Bisogna esserci davanti ad Angkor Wat. Si tratta del monumento religioso più grande del mondo, fu costruito dal re Suryavarman II in qualità di tempio ma anche di suo mausoleo. Non a caso Angkor Wat è l’unico tempio dell’intero complesso ad essere orientato a ovest, punto cardinale che nella simbologia induista è associato alla morte. Il suo valore è immenso, oltre che dal punto di vista religioso, anche dal punto di vista artistico per i suoi 800 metri di bassorilievi.
Sono sincera, Angkor Wat viene letteralmente preso d’assalto, dai visitatori ma anche da chi qui davanti vuole vendere foto scenografiche. Nonostante la gente, la fatica per arrivarci e il caldo opprimente, Angkor Wat è in grado di far percepire tutta la sua sacralità e un’atmosfera di pace e di armonia. Camminando lungo il percorso che porta al suo ingresso, ci si sente al cospetto di qualcosa di imponente, mistico ed emozionante. Qui si è avvolti in un qualcosa di più grande, che parla di storia antica, ma mai passata. Grazie alla nostra guida, qui abbiamo fatto un’esperienza autentica con un monaco buddista che ci ha dato la sua benedizione.
Non occorre essere buddisti o hindu per capire. Basta lasciarsi andare per sentire che ad Angkor, in qualche modo, ci si è già stati”
(T. Terzani, “Un indovino mi disse”, pag. 284)
Ta Promh e Ta Nei
Dopo Angkor Wat, la visita ai templi di Angkor è proseguita in bici verso i templi Ta Prom e Ta Nei. Già solo pedalare nel bel mezzo della giungla e scoprire angoli nascosti immersi nella vegetazione è stato bellissimo. Non nascondo certo la fatica di farlo con il caldo e con i bimbi che ad un certo punto si sono anche addormentati in bici. Per fortuna il nostro mini-van ci ha sempre seguito e i bimbi hanno potuto dormire al fresco!
Ta Promh è senza subbio uno dei templi più fotografati e visitati, complice anche l’essere stato il set cinematografico del film Tomb Rider. Nonostante ciò, è davvero magnifico trovarsi tra queste rovine completamente immerse nella giungla tropicale e avvolte da radici secolari che abbracciano – letteralmente – i templi.
Ta Nei è un tempio minore ad Angkor, ma non per questo merita meno attenzione. Meno preso d’assalto rispetto a Ta Promh, è anche questo immerso nella natura e permette di vivere un’atmosfera di quiete.
Bayon
Tra i templi di Angkor in Cambogia, Bayon è uno di quelli che maggiormente conferisce il senso di maestosità dell’intero sito archeologico. Uno dei più famosi, il tempio di Bayon fa parte dell’Angkor Thom, la “Grande città” che altro non fu che l’ultima capitale dell’impero khmer. Il tempio di Bayon è importante in quanto rappresenta la transizione della religione di stato da quella induista a quella buddista. Decisamente uno dei più belli e maestosi grazie alle incisioni delle gesta epiche dell’esercito khmer e i 216 volti di Lokeshvara presenti sulle 54 torri del tempio.
Templi di Angkor con bambini, consigli utili
Se state pensando di fare un viaggio in Cambogia con bambini, visitare i templi di Angkor è una tappa da non perdere. La bellezza di queste rovine è qualcosa che non si riesce a comunicare a parole, bisogna vederle. Uno dei luoghi più magici visitati finora!
Tuttavia, visitare le rovine di Angkor con bambini piccoli è abbastanza impegnativo. Per il caldo, per le dimensioni enormi del sito, perché, diciamocelo, possiamo raccontare tante belle storie ai bimbi per interessarli ed intrattenerli, ma i gradini, l’umidità e il caldo sono davvero sfiancanti. Nonostante ad Angkor con bambini ci sia un po’ da faticare, vi garantisco che per noi è oggi una delle soddisfazioni di viaggio più grandi di sempre, aver visto i templi di Angkor con i nostri bimbi! Per vivere al meglio quindi questa visita con i piccoli al seguito, vi lascio questi consigli fondamentali:
- portate acqua e liquidi a volontà. Se i bambini sono piccoli, date loro da bere con regolarità perché il caldo mette a dura prova;
- mini-asciugamani che all’occorrenza potete bagnare presso qualche fontana per rinfrescarvi;
- cappellini, occhiali da sole, protezione solare alta e repellente;
- scarpe comode, possibilmente chiuse da ginnastica o quanto meno con fermo alla caviglia;
- fascia / marsupio / zaino alpino. Anche qui vi dico la verità, noi avevamo il nostro marsupio con noi, ma Sofia (23 mesi) non ci è stata molto (complice forse anche il caldo?) e quindi la maggior parte del tempo è stata in braccio o in spalla. Il passeggino è decisamente inutile;
- vestiti adeguati: sia perché siamo in un luogo sacro, sia per proteggere il corpo da caldo e zanzare. Per gli adulti sono obbligatori pantaloni lunghi e spalle coperte (per i bambini non è tassativo);
- bastone da camminata per i bambini, li si trova in giro e danno una grande mano nel farli camminare;
- snack nello zaino, per evitare di dover fare acquisti tra le bancarelle del sito e pagarli a prezzo maggiorato.
In conclusione, Angkor è uno dei luoghi magici nel mondo da vedere almeno una volta nella vita. Noi siamo felici di aver vissuto questa meraviglia con i nostri bimbi, a dimostrazione del fatto che i bambini sono i migliori compagni di viaggio!
Con questo articolo spero di avervi trasmesso una parte della magia che abbiamo vissuto tra le rovine di Angkor.
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14 comments
Mi piacerebbe moltissimo andare in Cambogia e visitare i suoi templi; purtroppo per ora non ci sono ancora riuscita. Ma adesso che sono in pensione e avrò molto tempo libero, spero di riuscirci!
Te lo auguro davvero perché è un luogo magico!
Sono d’accordo un luogo da vedere almeno una volta nella vita! Io l’ho adorato, un’energia pazzesca in quel luogo, Certo la visita è impegnativa, sicuramente alcuni giorni ci vogliono tutti e poi con i bimbi sicuramente tempi più slow, mia figlia era una ragazzina quando l’ha visto per cui sicuramente meno impegnativo
Con due piccoli è stato molto impegnativo ma posso dire una delle esperienze di viaggio più belle mai fatte. Sono d’accordo che l’energia che si percepisce qui è qualcosa che ti mette in pace con il mondo.
Non sono ancora mai stata in Cambogia ma sono sicura che passerei giornate intere ad Angkor per visitare i suoi templi millenari: una bellezza senza pari! So che sono qualcosa di eccezionale e vederli dal vivo è sicuramente molto emozionante!
Sono emozionanti e infondono tanta pace e armonia. Un luogo che ha superato ogni aspettativa!
Purtroppo la Cambogia ancora mi manca, ma come scrivi giustamente tu, Angkor Wat è uno di quei luoghi che vanno assolutamente visti almeno una volta nella vita e spero che presto arrivi anche il mio turno. So che è gigantesco, credo che 3 giorni sarebbero l’ideale. Mi hai fatto sognare con le tue foto!
Noi abbiamo scelto di fare 2 giorni per non esagerare con i bimbi piccoli, ma anche secondo me 3 giorni sono l’ideale per chi ama la storia e l’archeologia, o anche solo vuole lasciarsi avvolgere da questo luogo incredibile.
I Templi di Angkor sono uno dei miei sogni nel cassetto perchè, nella mia mente di bambina troppo cresciuta, fanno tanto “Libro della giungla”.
Detto questo vi faccio i complimenti per il coraggio di affittare le biciclette perchè io… soffro il caldo! Non oso immaginare quanto avrei sudato pedalando anche solo per una breve tratta!😂 🤣
Ti confermo che abbiamo sudato tantissimo anche senza bici (con i bambini spesso in spalla, poi..) Siamo felici di aver fatto un tratto in bici, pedalare nel bel mezzo della giungla (certo con percorsi segnalati) è stato davvero emozionante!
Posso dirti tranquillamente che sei davvero riuscita a trasmettere la magia della tua esperienza ai templi di Angkor , anche se non ero attirata da un viaggio in Cambogia, con questo articolo mi hai fatto pensare di cambiare idea.
Ma grazie Sara! Ci sono luoghi la cui magia è così forte che si fa fatica a descriverla con le parole. Grazie per aver letto il mio articolo!
Mi hai fatto sognare con questo articolo! Ho in testa la Cambogia da anni, ma avendo solo il periodo di capodanno per fare viaggi un po’ più lunghi non riesco mai, causa voli esosi! Che meraviglia che è! Riuscirò a realizzare questo sogno prima o poi!
I templi di Angkor sono un luogo magico, trovarsi davanti a tutta questa grandezza, la sua natura, la sua storia è uno dei viaggi da fare almeno una volta nella vita. Ti auguro presto di realizzarlo!