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Valle d’Itria cosa vedere: itinerario di tre giorni con bambini

di Federica

Oggi vi porto alla scoperta di un pezzo di Puglia tra i più famosi ormai, la Valle d’Itria, in uno degli itinerari imperdibili per il vostro viaggio nella nostra regioneE lo faccio da “local”, dato che sono cresciuta ad Alberobello e qui sono tornata a vivere con la mia famiglia da due anni. In questo articolo parliamo di Valle d’Itria, cosa vedere in un itinerario di tre giorni con bambini al seguito.

Valle d’Itria, dove si trova

La zona conosciuta come Valle d’Itria si trova nel cuore della Puglia, tra le provincie di Bari, Brindisi e Taranto, nella parte meridionale della Murgia e a nord dell’Alto Salento. La Valle d’Itria è nota per le sue tipiche costruzioni, i trulli, che in questo territorio si estendono sia nei centri abitati, sia nelle zone di campagna. Un territorio costellato di terra scura, costruzioni in pietra, mandorli e uliveti a perdita d’occhio, muretti a secco e masserie (abitate oppure convertite a strutture ricettive). Ma, perché si chiama Valle d’Itria? Si pensa che il nome derivi dalla cappella della Madonna dell’Odegitria, che si trova nella Chiesa dei Cappuccini a Martina Franca. Qui è testimoniato un antico culto di origine bizantina introdotto all’inizio del 1000 dai monaci basiliani. La valle si chiamava un tempo “della Madonna dell’Odegitria”, ma con il tempo il nome è stato modificato e poi semplificato in Valle d’Itria

Pronti a scoprire i borghi della Valle d’Itria da vedere con bambini?    

Valle d’Itria cosa vedere: Alberobello, la Capitale dei Trulli 

Quando si parla di cosa vedere in Valle d’Itria, la prima immagine che viene in mente è quella dei trulli, costruzioni disseminate ovunque in questa zona, ma che ritroviamo in maggior numero, come agglomerato cittadino principale, nel paese di Alberobello. Definita anche come Capitale dei Trulli, Alberobello è la prima tappa da pianificare se visitate la Valle d’Itria con bambini. Ma cosa sono i trulli? Si tratta di antiche costruzioni circolari in pietra, sovrastate da un cono, costruiti a secco, ovvero senza l’uso di malta o cemento. Erano un tempo abitazioni semplici, di origine contadina, e dal 1996 i trulli di Alberobello sono stati dichiarati Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco. Alberobello si gira in una giornata con bambini al seguito, visitabile nei principali punti di interesse tutta a piedi. Ecco cosa non perdere:

  1. Rione Monti, zona di concentrazione di trulli per la maggior parte adibiti ad esercizi commerciali e negozi di souverir. Se volete una foto panoramica di questa zona, andate al Belvedere dei Trulli. Il Rione Monti è molto bello, ma decisamente turistico e commerciale. In cima al Rione Monti, si trova la bellissima chiesa a trullo di Sant’Antonio, dedicata a Sant’Antonio da Padova. Di fronte alla chiesa, vi segnalo un parchetto comunale con dei giochi per i bimbi (non tanti e, purtroppo, non troppo ben tenuti).
  2. Rione Aia Piccola, la zona dei trulli più autentica. Qui non ci sono negozi, ma solo abitazioni a tutt’oggi ancora abitate (alcuni trulli sono adibiti a B&B). Una passeggiata qui è sicuramente più autentica che non nel Rione Monti.
  3. Trullo Siamese, appartenuto a due fratelli innamorati della stessa donna, la quale fu promessa ad uno ma sposò l’altro. Questo portò alla divisione della proprietà.
  4. Trullo Sovrano, l’unico trullo a due piani, ingresso a pagamento e non sempre aperto. Per consultare gli orari di apertura vi segnalo il link ufficiale
  5. Casa d’Amore, vicino alla piazza centrale del paese e la Basilica dei Santi Medici.

Valle d'Itria cosa vedere

Per conoscere meglio la Capitale dei trulli, vi rimando a questo articolo di approfondimento: Alberobello, cosa vedere in un giorno.

Valle d’Itria cosa vedere: Martina Franca, città barocca

Il borgo di Martina Franca si differenzia dagli altri delle Valle d’Itria per il suo stile barocco, che spicca tra i palazzi signorili e le chiese del centro storico. Nella piazza centrale del paese si trova la bellissima Chiesa di San Martino (in foto) di origine settecentesca e dedicata al patrono della città. Numerose sono le chiese del centro storico, ma il mio consiglio è quello di camminare con il naso all’insù e ammirare l’architettura del centro storico, i suoi eleganti palazzi, anche qui bianchi e luminosi. A due passi fuori dal centro storico vi segnalo una villa cittadina da girare con i bambini. Il centro storico di Martina Franca affascina senza dubbio per la sua eleganza e raffinatezza ed è una tappa da non perdere in Valle d’Itria con bambini. 

Valle d'Itria cosa vedere

Valle d’Itria con bambini, Locorotondo

Negli ultimi anni la risonanza di Locorotondo è molto cresciuta, soprattutto grazie ad eventi estivi come il Locus Festival, e i suoi addobbi natalizi che nel periodo di Natale attraggono un sacco di persone. Locorotondo si raggiunge in dieci minuti di auto da Alberobello e sorge a circa 400 mt sul livello del mare. Se però vi arrivate da Martina Franca, allora potrete ammirare uno degli scorci più belli del paese, il suo “skyline”, ovvero la terrazza panoramica che si affaccia sulle campagne circostanti disseminate di ulivi e terra rossa. Il centro storico di Locorotondo si sviluppa in forma circolare, e il colore predominante è sicuramente il bianco delle sue costruzioni. Sebbene nelle campagne circostanti Locorotondo vi sia un gran numero di trulli, le costruzioni tipiche del suo centro storico sono le cummerse, abitazioni dal tetto spiovente a forma aguzza, la cui storia risale, pare, ancora prima della costruzione dei trulli.

Valle d’Itria cosa vedere: Ostuni

Con Ostuni ci avviciniamo alle porte dell’Alto Salento, siamo in provincia di Brindisi ed è tappa obbligata tra le cose da vedere in Valle d’Itria. 

Conosciuta come la città bianca, Ostuni spicca sulla sommità di una collina che guarda al mare e sovrasta la campagna circostante fatta di muretti a secco e alberi d’ulivo. La si scorge subito appena ci si avvicina dalla statale che arriva da Bari o da Brindisi. Ostuni è ormai diventata uno dei luoghi più visitati di Puglia, ma se venite in primavera o inverno riuscirete ancora a vivere questa cittadina in maniera autentica. In estate, è sicuramente molto caotica. Ecco cosa vedere ad Ostuni in un giorno. Iniziamo a passeggiare in Piazza della Libertà, la piazza centrale del paese dove convergono le vie principali. Qui sorge il Municipio, in un antico monastero francescano del ‘700, e la Chiesa di San Francesco. A pochi metri da qui il simbolo di Ostuni, l’obelisco di Sant’Oronzo, patrono della città (come Lecce). La piazza è un buon punto di partenza per visitare la città. Da qui si sale verso la parte alta, che conduce fino al Duomo di Ostuni con il suo bellissimo rosone. Da qui poi si raggiunge a piedi la terrazza panoramica, da cui si scorge il mare. Il centro storico è percorribile con passeggino, ma tenete a mente che ci sono salite e discese, quindi armatevi di pazienza!

Consiglio su dove mangiare ad Ostuni: Asso di Spade, locale molto easy e take-away, ottimo rapporto qualità prezzo, qui mangerete i migliori panzerotti della zona.

Valle d’Itria con bambini: Cisternino, il borgo delle altalene

Tra Locorotondo e Ostuni si trova Cisternino, molto apprezzata negli ultimi anni come uno dei borghi più belli d’Italia. Di Cisternino spicca il bianco delle suo centro storico, le sue costruzioni imbiancate a calce, i vicoli, i cortili ciechi, i balconi fioriti e le scalette esterne delle costruzioni. Un bianco che si armonizza con il verde degli uliveti sullo sfondo e il cielo blu di Puglia, un quadro incantevole! Cisternino l’abbiamo rivista di recente con i nostri bimbi, che hanno giocato un sacco sui gradini di ogni angolo del centro storico. Come i gradini della Chiesa Matrice di San Nicola, che sorge a due passi dal belvedere panoramico sulla campagna circostante.

Valle d'Itria cosa vedere

A Cisternino godetevi quindi una passeggiata nel dedalo delle sue vie bianche, e non dimenticate che se venite in Valle d’Itria con bambini questo è il borgo che proprio non dovete perdere. Per le vie del centro storico sono disseminate numerose altalene, ai bambini di ogni età piacerà tantissimo (e anche ai grandi). Inoltre, Cisternino è ormai ben nota anche per la sua tradizione culinaria della preparazione della carne (è molto nota, ma in realtà questa tradizione esiste molto forte ovunque in zona, in particolare ad Alberobello, Martina Franca e Locorotondo).

Valle d'Itria con bambini

E voi, siete mai stati in Valle d’Itria? Quale di questi borghi vi è piaciuto di più?

Se vi va, condividete pure questo post nei vostri social per far conoscere la Valle d’Itria e se ancora non lo fate, seguiteci sui social, per viaggi con bambini e gite in Puglia con bambini.

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